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Friday, May 3, 2019

3 carezze ti porteranno Fabrizio de André –






 Verranno a chiederti del nostro amore 


Quando in anticipo sul tuo stupore  verranno a chiederti del nostro amore  a quella gente consumata nel farsi dar retta  un amore così lungo  tu non darglielo in fretta 
non spalancare le labbra ad un ingorgo di parole  le tue labbra così frenate nelle fantasie dell'amore  dopo l'amore così sicure a rifugiarsi nei "sempre"  nell'ipocrisia dei "mai"  non sono riuscito a cambiarti  non mi hai cambiato lo sai. 
 E dietro ai microfoni porteranno uno specchio  per farti più bella e pensarmi già vecchio  tu regalagli un trucco che con me non portavi  e loro si stupiranno  che tu non mi bastavi, 
 digli pure che il potere io l'ho scagliato dalle mani  dove l'amore non era adulto e ti lasciavo graffi sui seni  per ritornare dopo l'amore  alle carezze dell'amore  era facile ormai  non sei riuscita a cambiarmi  non ti ho cambiata lo sai. 

Digli che i tuoi occhi me li han ridati sempre  come fiori regalati a maggio e restituiti in novembre  i tuoi occhi come vuoti a rendere per chi ti ha dato lavoro  i tuoi occhi assunti da tre anni  i tuoi occhi per loro,
  ormai buoni per setacciare spiagge con la scusa del corallo  o per buttarsi in un cinema con una pietra al collo  e troppo stanchi per non vergognarsi  di confessarlo nei miei  proprio identici ai tuoi  sono riusciti a cambiarci  ci son riusciti lo sai. 
Ma senza che gli altri non ne sappiano niente  dimmi senza un programma dimmi come ci si sente  continuerai ad ammirarti tanto da volerti portare al dito  farai l'amore per amore  o per avercelo garantito, 
andrai a vivere con Alice che si fa il whisky distillando fiori  o con un Casanova che ti promette di presentarti ai genitori 
 o resterai più semplicemente  dove un attimo vale un altro  senza chiederti come mai,  continuerai a farti scegliere  o finalmente sceglierai.

La guerra di Piero.
  Dormi sepolto in un campo di grano Non e' la rosa, non e' il tulipano Che ti fan veglia dall'ombra dei fossi Ma sono mille papaveri rossi
 Lungo le sponde del mio torrente Voglio che scendano i lucci argentati Non piu' i cadaveri dei soldati Portati in braccio dalla corrente

Cosi' dicevi ed era inverno E come gli altri verso l'inferno Te ne vai triste come chi deve Il vento ti sputa in faccia la neve
Fermati Piero, fermati adesso Lascia che il vento ti passi un po' addosso Dei morti in battaglia ti porti la voce Chi diede la vita ebbe in cambio una croce

Ma tu non lo udisti e il tempo passava Con le stagioni a passo di giava Ed arrivasti a passar la frontiera In un bel giorno di primavera
E mentre marciavi con l'anima in spalle Vedesti un uomo in fondo alla valle Che aveva il tuo stesso identico umore Ma la divisa di un altro colore

Sparagli Piero, sparagli ora E dopo un colpo sparagli ancora Fino a che tu non lo vedrai esangue Cadere in terra a coprire il suo sangue
E se gli sparo in fronte o nel cuore Soltanto il tempo avra' per morire Ma il tempo a me restera' per vedere Vedere gli occhi di un uomo che muore

 E mentre gli usi questa premura Quello si volta, ti vede e ha paura Ed imbracciata l'artiglieria Non ti ricambia la cortesia
Cadesti a terra senza un lamento E ti accorgesti in un solo momento Che il tempo non ti sarebbe bastato A chieder perdono per ogni peccato

Cadesti a terra senza un lamento E ti accorgesti in un solo momento Che la tua vita finiva quel giorno E non ci sarebbe stato un ritorno
Ninetta mia crepare di maggio Ci vuole tanto troppo coraggio Ninetta bella dritto all'inferno Avrai preferito andarci in inverno

E mentre il grano ti stava a sentire Dentro alle mani stringevi un fucile Dentro alla boca stringevi parole Troppo gelate per sciogliersi al sole
Dormi sepolto in un campo di grano Non e la rosa, non e il tulipano Che ti fan veglia dall'ombra dei fossi Ma sono mille papaveri rossi....




bocca di rosa       

La chiamavano bocca di rosa metteva l'amore, metteva l'amore, la chiamavano bocca di rosa metteva l'amore sopra ogni cosa.
 Appena scese alla stazione nel paesino di Sant'Ilario tutti si accorsero con uno sguardo che non si trattava di un missionario.
C'è chi l'amore lo fa per noia chi se lo sceglie per professione bocca di rosa né l'uno né l'altro lei lo faceva per passione.
 Ma la passione spesso conduce a soddisfare le proprie voglie senza indagare se il concupito ha il cuore libero oppure ha moglie.
 E fu così che da un giorno all'altro bocca di rosa si tirò addosso l'ira funesta delle cagnette a cui aveva sottratto l'osso.
Ma le comari di un paesino non brillano certo in iniziativa le contromisure fino a quel punto si limitavano all'invettiva.

Si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio, si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio.
Così una vecchia mai stata moglie senza mai figli, senza più voglie, si prese la briga e di certo il gusto di dare a tutte il consiglio giusto.
E rivolgendosi alle cornute le apostrofò con parole argute: "il furto d'amore sarà punito- disse- dall'ordine costituito".
E quelle andarono dal commissario e dissero senza parafrasare: "quella schifosa ha già troppi clienti più di un consorzio alimentare".
E arrivarono quattro gendarmi con i pennacchi con i pennacchi e arrivarono quattro gendarmi con i pennacchi e con le armi.
 Il cuore tenero non è una dote di cui sian colmi i carabinieri ma quella volta a prendere il treno l'accompagnarono malvolentieri.


Alla stazione c'erano tutti dal commissario al sagrestano alla stazione c'erano tutti con gli occhi rossi e il cappello in mano,
a salutare chi per un poco senza pretese, senza pretese, a salutare chi per un poco portò l'amore nel paese.
C'era un cartello giallo con una scritta nera diceva "Addio bocca di rosa con te se ne parte la primavera".
Ma una notizia un po' originale non ha bisogno di alcun giornale come una freccia dall'arco scocca vola veloce di bocca in bocca.
 E alla stazione successiva molta più gente di quando partiva chi mandò un bacio, chi gettò un fiore chi si prenota per due ore.
Persino il parroco che non disprezza fra un miserere e un'estrema unzione il bene effimero della bellezza la vuole accanto in processione.

 E con la Vergine in prima fila e Bocca di rosa poco lontano si porta a spasso per il paese l'amore sacro e l'amor profano.



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La canzone di Marinella 

(testo + audio originale)




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